Il piccolo borgo di Brucoli

Il borgo marinaro di Brucoli


Se siete alla ricerca di un piccolo borgo in cui dimenticarvi dell’orologio e ritrovare la piacevole dimensione di paese, dove tutto ciò che può servirvi è raggiungibile con una passeggiata, e soprattutto siete amanti del mare, vi suggeriamo di visitare Brucoli.
È un borgo marinaro che sorge su una breve penisola nella foce di un torrente, il Porcaria.
Tutto è concentrato sulle tre vie principali che attraversano questo villaggio, da sempre abitato da famiglie di pescatori, e tutte e tre le brevi arterie confluiscono in Piazza Castello, cuspide della penisola, in cui sorge il medievale Castello Aragonese noto agli abitanti delle zone limitrofe come “Il Castello di Giovanna la Pazza” (leggenda popolare vuole che vi fosse stata rinchiusa in esilio la Regina Giovanna, sebbene fonti storiche smenticano che vi abbia mai soggiornato) considerato uno dei più importanti monumenti medievali della Sicilia sudorientale e uno dei pochi castelli a salvarsi dal catastrofico terremoto del 1693 che seminò distruzione nella Sicilia orientale. L’edificazione della struttura risale al 1467, ad opera del reggente della camera reginale di Siracusa, per volere dei regnanti di Sicilia, il Re Giovanni II d’Aragona e sua moglie, la Regina Giovanna, come fortezza difensiva per proteggere il tratto costiero a nord di Augusta. La piccola e caratteristica torre poligonale che cattura l’attenzione, si suppone venisse utilizzata come osservatorio astronomico e metereologico.
Alle spalle del castello è posto un piccolo faro, risalente alla prima decade del secolo scorso e appartenente alla Marina Militare di Augusta, ha la funzione di indicare la presenza del Porto Canale di Brucoli alle imbarcazioni che transitano il tratto di mare compreso tra Catania e Siracusa delimitando, appunto, il vertice meridionale del Golfo di Catania.
Il villaggio non ha perso la sua connotazione urbanistica originaria, con piccole abitazioni che si succedono l’un l’altra, in un saliscendi di pian terreni e primi piani, in un gioco variopinto di balconi fioriti e colori vivaci delle facciate intonacate che sono state caratterizzate dagli affreschi che ricordano scene di vita quotidiana, del noto pittore palermitano Vittorio Ribaudo.
Quella di Brucoli è una dimensione in cui tutto sembra potersi abbracciare tra due palmi di mano: la chiesa consacrata a San Nicola e la piazzetta antistante; il piccolo ma sempre fornitissimo supermercato; il centro postale in cui la fila funziona senza sistemi digitali ma semplicemente domandando “chi è l’ultimo?”; volete mettere il piacere, dopo aver finito le vostre commissioni, di prendervi un bicchiere di latte di mandorla e gustarvelo poggiati alla ringhiera di una delle piazzette che affacciano sul mare, ammirando il riverbero del sole sulle superficie, il chiacchiericcio della risacca sotto di noi, le barche che beccheggiano, l’Etna che domina il golfo, cielo e mare, in una visione che vi riconcilia con il mondo.
Qui si può passeggiare tranquilli dopo una giornata trascorsa al mare, in pieno relax e abbigliamento easy e trovare ristoro in una granita e brioches, con ancora il sapore del sale sulle labbra e il calore del sole sulla pelle, mentre ci si gode la lentezza del tramonto, e la brezza, in uno dei tanti bar che si concentrano sulla via principale, senza dimenticare la movida notturna che anima il paese nelle lunghe serate estive.
Chi ama le escursioni marine, sappia che è possibile esplorare in barca l’antico porto Canale di Brucoli, effettuando snorkeling o godersi un bagno tra le calette verde smeraldo. Lungo le pareti del canale si possono scorgere numerose grotte, un tempo abitazioni dell’età neolitica, così come tracce di un villaggio neolitico si trovano nell’area Gisira, un tavoliere calcareo digradante verso il mare.
Queste stesse grotte sono state abitate anche dai Bizantini che crearono un’importante oratorio rupestre racchiuso all’interno dell’Eremo della Madonna dell’Adonai, considerato come il più antico luogo di culto mariano dell’intera Sicilia e ancora oggi visitabile.
E se vi trovate in zona l’ultima domenica di luglio, e vi piace il folklore delle feste patronali, vi consigliamo di non perdervi la festività in onore di “San Nicola di Bari”, patrono di Brucoli, che offre non solo momenti di consacrazione religiosa ma anche numerose manifestazioni popolari legate alla natura marinara del borgo, come il momento in cui il Simulacro del santo viene portato a spalla dai devoti fino al Porto Canale dove viene issato su di un peschereccio e portato in processione nel tratto di mare antistante il piccolo borgo, seguito da numerose imbarcazioni in una suggestiva quanto pittoresca processione a mare. E ancora giochi popolari come “I Pignateddi” (la pignatta), “Cursa nte Sacchi”, “A ‘Ntinna” (il “Palo della Cuccagna”); regate veliche, eventi culturali e sportivi, musica, e le immancabili rassegne enogastronomiche per poter gustare il meglio dei prodotti ittici di questo territorio.